18 aprile 2005

Mi piace quando taci

Neruda è un grande poeta, non c'è dubbio. E tra le sue poesie spiccano quelle d'amore, sensuali, coinvolgenti, calde. Utilizza spesso metafore che si perdono negli elementi naturali, quasi a voler armonizzare la donna nella natura, e l'uomo ad osservare la perfezione fatta donna. Neruda non resta a guardare immobile, non vede una donna angelica davanti a sé, ma passione pura, attrazione sensuale e irresistibile. Ho voluto postare una delle sue poesie più belle a mio parere, che parla di tutto ciò che c'è nei silenzi di una donna, nel mistero che portano quei momenti...


Mi piaci quando taci

Mi piaci quando taci perché sei come assente,
e mi ascolti da lungi e la mia voce non ti tocca.
Sembra che gli occhi ti sian volati via
e che un bacio ti abbia chiuso la bocca.

Poiché tutte le cose son piene della mia anima
emergi dalle cose, piene dell'anima mia.
Farfalla di sogno, rassomigli alla mia anima,
e rassomigli alla parola malinconia.

Mi piaci quando taci e sei come distante.
E stai come lamentandoti, farfalla turbante.
E mi ascolti da lungi, e la mia voce non ti raggiunge:
lascia che io taccia col tuo silenzio.

Lascia che ti parli pure col tuo silenzio
chiaro come una lampada, semplice come un anello.
Sei come la notte, silenziosa e costellata.
Il tuo silenzio è di stella, così lontano e semplice.

Mi piaci quando taci perché sei come assente.
Distante e dolorosa come se fossi morta.
Allora una parola, un sorriso bastano.
E son felice, felice che non sia così.

Passeggiata in centro

Venerdì mi sono fatto un giro in centro che mi mancava da molto tempo, ho riscoperto angoletti che da sempre mi hanno attratto, stradine nei dintorni di Piazza Navona davvero stupende. Certo che vivere in questa città è davvero un vantaggio, e sapere di poter fare una passeggiata in centro quando si vuole è meraviglioso, non c'è niente da fare, sta città si fa proprio amare! Poi certo bisogna avere anche la compagnia giusta, quello è importante per gustarsi al meglio una serata, ma visto che ciò che importa non sono le citazioni.... (vero Giulia?)

Ora me ne devo proprio andare a dormire, che sennò domani chi si sveglia?! Ho messo una nuova canzone nel player a fine pagina, mi sa che era ora cambiare, e l'ho voluto fare con una canzone romantica del mio "protetto" Mario...

Buonanotte

10 aprile 2005

Raindrop

Guardo la pioggia e mi dico che ogni tanto ci vuole, non c'è niente da fare, fa parte della nostra vita. Ed è così rassicurante, è come una certezza che si ripete eternamente. Gocce che cadono con regolarità, dritte, veloci, fredde.
Ed è così bello starsene ad ammirare le cose attraverso questa coltre verticale d'acqua, con i palmi delle mani all'insù alla ricerca di qualche goccia. Me ne sto seduto su un muretto nel mio calore, ad osservare le gelide correnti che si formano sul bordo dei marciapiedi, le pozzanghere in cui le goccie vanno a creare delle coreografie, ed una città che si ripara nelle case asciutte e calde.
Forse è per questo che la pioggia ha qualcosa di poetico, perché permette di vedere le cose da un'altra angolatura, perché nella sua tristezza (da sempre nuvole e temporali sono visti come qualcosa di maligno) è invece la forza della natura.
In questa città così invivibile mi ritrovo per un attimo a respirare ossigeno, non ciò che mi ero convinto lo fosse. Vedo acqua a coprire l'asfalto.

Magari sono matto a soffermarmi su queste cose, questo non si concilia molto con la frenetica vita a cui ci siamo ridotti, ma penso che questi pensieri siano nella mente di ognuno, pensieri rapidamente soffocati dalla fretta, o dalla vergogna di trovarsi a riflettere su cose del genere.

Mi sta preoccupando in questi giorni la troppa importanza data dai mass-media al Vaticano, non perché non sia giusto parlare del Conclave e dintorni, ma perché si sta facendo eccessiva l'attenzione verso le indicazioni politiche della Chiesa. Mi riferisco in particolar modo al futuro referendum di giugno, sulla procreazione assistita. Ormai in ogni servizio dei tg si parla sempre della spinta astenzionista del clero romano. Non bastava la data balneare per favorire l'astenzionismo (il 12 giugno penso che come cabine useranno quelle degli stabilimenti balneari a Ostia!!), ora ci vuole anche la benedizione della Chiesa su affari che non li riguardano. E poi sto referendum sta diventando una comica, con un Silvio che si ritrova anche la moglie contro!! Chissà che alle regionali non abbia votato per il centrosinistra... Povero Silvio!

06 aprile 2005

Disappointed

Stasera sono troppo incazzato, sì, proprio incazzato.
E' che mi sento tradito da chi mi dovrebbe portare rispetto, sono cose un po' personali ma quello che posso dire è che c'è di mezzo una ragazza, che mi ha deluso profondamente, che non si è comportata bene con me. Sono deluso perché ho dato tanto per poi non essere compreso, per essere frainteso nei miei comportamenti, e giudicato falso. Solo questo volevo dire, per sfogarmi un po' in aggiunta alla dura e-mail che le ho inviato, perché ora non ne posso più di sentirmi sempre il bravo ragazzo, che magari si deve pure prendere in culo le accuse di altri. Solo perché non me le merito, tutto qui.

Giulia probabilmente avrà capito di chi sto parlando, con lei ne ho parlato a lungo nelle scorse settimane (anzi Giu scusami, t'avrò rincoglionito....).
Mi sembra di avere del veleno nel petto stasera, sento come una forza scura dentro, e forse è cattiveria, che tiro poche volte fuori. Mi verrebbe da spaccare tutto, e gridare. Dominic mi consiglierebbe un bel viaggio verso Frosinone, ma purtroppo anche il serbatoio della macchina stasera è a secco!! Sigh Sigh.... Vabbè, vorrà dire che ci rimetterò i timpani con le cuffie del lettore mp3, e poi mi appisolerò sulle righe di Faletti, mitico davvero, scrive troppo bene.
Buonanotte ...ammesso che mi addormenti...

04 aprile 2005

Code di preghiera

Quanto sia stato importante Karol Wojtyla lo si può vedere contando le persone in fila a via della Conciliazione, una coda interminabile e ferma.
Importante non solo per i credenti, ma anche per chi con la religione non ha mai avuto nulla a che fare. Mi fanno alterare le polemiche come quella di Margherita Hack, che si chiede dove sia la laicità dello Stato e il confine tra Stato e Chiesa. Io sono stato sempre contrario alle intromissioni da parte del clero negli affari politico-culturali italiani. Non ho mai sopportato giudizi sulle scelte da fare in materia di referendum, o leggi approvate in parlamento.
Ma ora stiamo parlando di un uomo, non di ciò che ha rappresentato. Stiamo parlando di una persona che ha saputo legare in un'unica preghiera miliardi di persone in tutto il mondo. Non siamo in lutto per qualcosa che riguarda il Vaticano, ma che riguarda in primo luogo Wojtyla. Certe polemiche non hanno proprio senso.

Venerdì ci sarà una giornata di raccoglimento. Mi affido alla responsabilità e all'etica di tutti affinché anche la nostra facoltà rispetti il lutto e sospenda la didattica. Non per perdere una lezione, che anzi ritengo importante, quanto per consentire a chi vuole, di assistere ai funerali del Papa.

Mi ha chiamato poco fa Flaminia, ringraziandomi dei messaggi che le ho inviato per confortarla dell'accaduto. Mi ha colpito la sua sensibilità nei confronti del Papa, lei che addirittura ha pianto per la sua agonia negli scorsi giorni.

E' ora di andare a dormire, tanto per cambiare c'è un esonero che incombe sulle nostre notti (nostre nel senso di noi ingegneri gestionali, categoria caratterizzata da 50% maschi e 50% femmine di cui 50% abbordabili, di cui 100% ragazze fidanzate, di cui 100% fidanzate con giocatori di rugby). Stanotte non sono sicuro di cosa sognerò, se una matrice o una ragazza, se uno step di un algoritmo fatto persona o il professore che mi dà bacchettate in testa (con la sua mitica antenna da macchina radiocomandata...). Un'altra notte in cui preferisci rimanere sveglio, per la paura di sognare di far l'esame, e di svegliarti già stanco!!

03 aprile 2005

21.37

Non c'è nulla da scrivere, solo tanto da riflettere.
Anche da non credente ci si pone delle domande, e si cerca di capire e conocere l'incredibile forza che all'improvviso riunisce le genti di tutto il mondo.
Rimane il ricordo di una grande persona, che ha lottato sempre per comunicare ciò in cui credeva, che ha saputo accettare il dolore e mostrarlo per far capire a noi il valore della vita.
Alcuni si affannano alla ricerca dell'aggettivo che dovrà contraddistinguere Giovannni Paolo II; "grande" è forse quello che più si addice al Papa che ci ha appena lasciati.