17 maggio 2005

Embrioni

Oggi si ricomincia con le lezioni, ed è bello starsene davanti al pc ancora in pigiama a mezzogiorno... purtroppo non si può uscire così di casa, sennò chi li sente tutti i vicini che sparlano! Però come si starebbe comodi, con un bel paio di ciabatte e il pigiamone...
Dopo l'ultimo trimestre ho deciso di andarci piano con lo studio, perché non si può andare avanti come negli ultimi due mesi. Spero inoltre che a lezione ci sia un bel clima, e non il solito accanimento con i professori alla scoperta dei segreti dell'esonero, che si deve passare rigorosamente senza capirci niente! Che bella logica! Il fatto è che chi fa così pensa di prendere per il culo il professore, ma chissà cosa gliene frega al professore se uno passa l'esame o no?!
Capire cosa c'è dietro ad un esercizio serve solo a noi, ma forse è troppo difficile spiegare ste cose a certa gente. A proposito mi viene in mente una frase di Kierkegaard: "la gente esige la libertà di parola per compensare la libertà di pensiero, che invece rifugge".

Ho inserito nella sidebar un banner pro-referendum. Voterò a tutti e quattro i quesiti, ma quel banner l'ho messo per il voto in ogni direzione, l'importante è votare. Oggigiorno siamo arrivati al punto in cui per non far passare il sì ad un referendum i politici consigliano agli elettori di non andare a votare, per non raggiungere il quorum. Bel consiglio, dopo tutto quello che ha significato il diritto al voto per i cittadini!!
Il fatto è che tutti dovrebbero andare a votare, per il sì o per il no, ma si deve votare. Dov'è la civiltà, dov'è la democrazia? Il fatto è che nessuno considera il voto come un diritto/dovere.
In merito al referendum, si può considerare un embrione come un essere umano? Si è parlato di etica, si è parlato di morale: in base all'etica un essere umano è tale solamente quando è in grado di pensare, ovvero quando sviluppa il proprio cervello nella gestazione (dopo il terzo mese) . Si è parlato di etica religiosa (in uno Stato che tra l'altro dovrebbe essere laico, ma consideriamo pure la religione, va!): la Chiesa ha sempre ritenuto che un essere umano è tale solo se ha raziocinio. E due cellule che si uniscono hanno raziocinio? Un embrione è quindi un essere umano??
A me sembra che votare sì al referendum non ponga contrasti con l'etica religiosa. Ma pure se ci fossero stati dei contrasti, chissene frega. Voglio dire, la legge sull'aborto è nettamente contro la dottrina clericale, ma tutela le future ragazze madri, consentendo loro una scelta. Libertà è la parola giusta, perché chiunque deve essere libero di scegliere cosa vuole dal suo futuro. Nel momento in cui si dice che un embrione non è un essere umano siamo liberi di farne ciò che vogliamo.
Ma non si tratta di follia, o di sadismo; stiamo parlando di ricerca per il cancro e per altre malattie difficili da curare, stiamo parlando di cellule staminali, stiamo parlando della libertà di poter abortire se il nascituro sarà malato. Non è follia, è razionalità.
Poi, cosa che nessuno dice, con la legge attuale (che in ogni modo va contro quella sull'aborto, che rischia di essere eliminata) gli embrioni fecondati e non impiantati vengono scartati: quindi secondo la grande etica cattolica vengono uccisi degli esseri umani. Quindi anche nella legge attuale dov'è l'etica??
Chi ha sempre lottato per queste cose è il partito radicale, che in questo campo ha delle idee lucide, chiare, senza pregiudizi, razionali. Appoggiamo chi in tanti anni ha lottato per aborto e divorzio, e il cui operato è ora messo a rischio da leggi dettate da appoggi politici.

03 maggio 2005

"Torno alle 9"

In me c'è una voglia di spaccare tutto, non so, è come se io sia arrivato ad un punto oltre il quale non posso andare. Ho come annullato la mia vita per due settimane, ho messo tutto me stesso e tutti i miei pensieri in un unico obiettivo, ho cercato di sminuire l'importanza delle cose, ma ne è venuta fuori soltanto paura, la paura di vanificare ciò che ho fatto in questi due anni.
E non capisco come, ma nella mente umana c'è molta paura, tant'è che mi sono ritrovato a studiare come un matto, e forse solo per scaramanzia, non perché io capisca tutto al volo, ma perché comunque le cose le sapevo fare già con un buon anticipo sugli esami. Roba da matti, mi è sembrato di stare ingabbiato in una morsa sotto pressione.
Sarebbe stupido ora dire che ste cose nella vita non contano, per me contano eccome. Poi le cose secondo me o le fai bene o è meglio non farle. Ma io di solito lo studio l'ho affrontato sempre con tranquillità, sforzandomi il meno possibile, cercando di dare il massimo in poco tempo. Ora però le cose sono cambiate, in questo trimestre mi sono solo massacrato di studio a livello fisico e psicologico. Perché la cosa peggiore è che con la mente stai sempre lì sui libri. Ed è bello quando vivi la cosa con serenità (perché ciò che studio mi piace proprio, e non me ne devo mica vergognare), ma se stai solo con l'angoscia della laurea addosso è brutta.
Mi sono ripromesso oggi che non mi devo far piegare così, mai più. Sia ben chiaro che non è colpa dei professori, non è colpa del piano di studi, non è colpa della stagione: la colpa è solo mia. E devo capire che quando si arriva in prossimità del traguardo, non ci si deve far prendere dall'ansia, ma continuare sulla propria strada con tranquillità, tanto più quando la strada sinora percorsa ha dato i propri frutti.
Quindi ci vuole serenità e fiducia nei propri mezzi...
Un grazie a chi ha condiviso con me questo periodo, nello studio, nei discorsi, nei tantissimi gelati divorati, nelle amarezze, nelle risate. So che per molti ancora non è finita, quindi "in bocca al lupo"!! A presto